Page 22 - La nostalgia della speranza
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il proprio stato d’animo.
Il lavoro dei gruppi è stato introdotto da un’attività della
classe che ha condiviso parole forti legate al coronavirus, co-
stituendo così una sorta di “banca dati” a cui attingere per il
lavoro successivo.
I bimbi sono sempre stati autonomi nella gestione del lavoro
di gruppo ed è risultato molto costruttivo il mettere in comu-
ne coi compagni il loro operato; ogni gruppo riferiva o leg-
geva alla classe il proprio testo e con senso critico positivo
e costruttivo ognuno supportava il lavoro degli altri gruppi.
Inoltre Chiara ha sempre sostenuto i bambini nel loro lavo-
ro sottolineando l’importanza che ognuno partecipasse se-
condo le sue modalità e potenzialità. Nessuno si è sentito
giudicato e tutti hanno partecipato con estrema tranquillità
contribuendo in modo proficuo al lavoro del gruppo.
Un grande senso di responsabilità lo hanno dimostrato nel
gestirsi anche a distanza; noi docenti li abbiamo aiutati a cre-
are un link per ogni gruppo in modo che potessero incon-
trarsi anche da casa e da quel momento i bambini si sono
gestiti in autonomia pur con la nostra supervisione.
Da parte nostra siamo sempre state presenti sia a scuola che
nei momenti su Meet dove partecipavamo alle attività dei
gruppi passando da una stanza all’altra.
Dell’entusiasmo e della forte motivazione mostrata dai nostri
alunni abbiamo avuto conferma anche attraverso un’attività
proposta l’ultimo giorno di scuola quando abbiamo chiesto
loro di “differenziare i ricordi” dell’anno appena trascorso: ri-
cordi da riciclare, ricordi da creare e ricordi da buttare.
Mentre tra quelli da buttare sono finiti il Covid, le mascheri-
ne e la DAD, tra quelli da riciclare buona parte dei bambini
ha indicato il laboratorio di scrittura creativa confermando
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