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Immaginiamo un gruppo di bambini intento a tagliare una torta di compleanno o a costruire una pista per le macchinine. Se opportunamente sostenuti dagli adulti, avranno occasione di approfondire i problemi che emergono, elaborare ipotesi e costruire saperi matematici senza che sia necessario ricorrere ad attività scolastiche propriamente disciplinari.
Ma va sottolineato che tali processi non avvengono per caso, né spontaneamente. È l’adulto che coglie il sapere in gioco e mette a punto strategie e strumenti utili a farlo emergere nel gruppo.
È bello scoprire tutta la matematica che c’è nell’esperienza dei bambini.
Parliamo spesso di matematica delle ruotine per fare riferimento alle attività ricorrenti nei diversi momenti della giornata scolastica, che vanno dall’assemblea del mattino, al pranzo, al riposo e alla merenda. Sono momenti finalizzati all’autonomia e alla responsabilizzazione, che possono costituire ottime occasioni per quella che viene detta matematica d’uso. Abbiamo bisogno di contarci ogni mattina per sapere quanti pasti ordinare, durante una partita è necessario escogitare strategie per registrare e confrontare i punti di gioco.
Ci sono inoltre attività specifiche che vengono introdotte dall’insegnante, per esplorare un’idea o un concetto rilevante. Ciò avviene talvolta attraverso appositi strumenti, scelti per i significati matematici in essi contenuti. |
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