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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2009


            quelli che si comportano veramente male in classe è giusto che abbiano una sorta di
            ammonimento che dovrà essere messo a discrezione dei professori.
            Perché, secondo te, i sei in condotta sono più frequenti al biennio?
            Magari gli alunni dei primi due anni, specialmente quelli di prima superiore, non si sono
            ancora adattati ai “modi di fare” delle superiori, diversi in parte da quelli delle medie.
            Chiaramente, per la fine dell’anno, cercherai di alzarlo il voto. Vero?
            Naturalmente si proverà ad alzarlo, non pretendo l’eccellenza ma un voto come otto
            andrebbe gia bene visto che da quest’anno farà media nelle valutazioni.


                                                                                   Fabio, Andrea e Paolo








            Al Corni nessun 5, molti 6

            17 marzo 2009 - Scuola.

            Ultimamente vi è un gran parlare tramite stampa e tv, ma anche tra i ragazzi fuori scuola
            e nelle famiglie, della riforma sul temuto “5” in condotta, ed è giunta voce che in tutta la
            provincia di Modena, molti studenti sono stati “castigati” con picchi negli istituti tecnici
            e professionali.
            Io, da studente dell’ITIS Corni, ho condotto un’ indagine per scoprire la verità su voci
            che vorrebbero al Corni studenti un po’ troppo agitati ma, dati alla mano (1652 alunni),
            ho potuto verificare che non è stato dato nessun “5”, lasciando spazio, invece, ad un
            discreto numero di “6” (94); le insufficienze riguardano soprattutto gli studenti del
            biennio infatti, i voti di condotta del triennio si attestano dal “7” in poi.
            Sono, invece, orgoglioso di sottolineare che, al contrario del “5”, sono state rilasciate,
            seppur in numero minore (65) rispetto ai voti intermedi, le cosiddette eccellenze: i “10”
            che rappresentano la “perfezione” nel comportamento.
            Per comprendere meglio le dinamiche ho chiesto ad alcuni insegnanti i criteri di
            valutazione per individuare le insufficienze che pertanto sono: frequenza non assidua alle
            lezioni o numero di assenze, scarsa partecipazione al dialogo educativo, impegno di
            studio non costante ed un’elevata presenza di note o sanzioni disciplinari in generale;
            tutto come sempre affidato alla valutazione dei professori.



                                                                                         Fabio Giovanelli













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