Page 58 - Dal segno grafico a una storia
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Ci possono essere degli elementi e delle situazioni che favori-
scono l’espressività, tra questi ad esempio:
1. offrire al bambino un gran numero di esperienze, perché
possa esprimersi al meglio delle sue capacità, secondo
il proprio stile e possa manifestare interessi e talenti
individuali. L’attrazione spontanea di un bambino verso
una particolare attività avrà più probabilità di emergere
se potrà vivere molteplici esperienze direttamente;
2. dargli la possibilità di ripetere più volte la stessa cosa,
inserendo di tanto in tanto degli elementi nuovi, perchè
questa non solo diventa una condizione indispensabile per
perfezionare la propria abilità, ma anche di sentire l’attività
come qualcosa che gli appartiene ed è parte di lui.
L’acquisizione della padronanza di sentirsi capace è uno
dei modi in cui i bambini costruiscono fiducia in loro stessi
e nelle proprie capacità, tenendo conto delle loro reali
potenzialità, sostenendo e incoraggiando i progressi fatti,
infondendo in loro la sensazione di fiducia nelle proprie
abilità, che li porterà ad affrontare le novità serenamente,
a creare soluzioni originali e a provare nuove strade… in
poche parole, a essere creativi.
In ogni traccia che il bambino lascia inizia ad esserci la consa-
pevolezza di dire: “Ecco io sono, io so! Rappresento attraverso
il segno il mio sapere, il mio immaginario”, e così una linea se-
micurva diventa un ponte, una macchia di colore grigio scuro il
buio, da cui l’associazione del buio alla notte, dalla notte buia
alla luce delle stelle… ed ecco subito fatta una stella!
Durante il fare c’è sempre una elaborazione mentale da parte
di chi la dice, ma anche da parte di chi ascolta, per poi amplia-
re il dialogo, fin quasi ad arrivare alla condivisione del carico
cognitivo.
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