Sono una chiocciola, fuori c'è il sole e mi sento bene. Vado nell'erba a procurarmi il cibo. Oggi voglio mangiare un po' di insalata nell'orto più vicino, forse non sarà contento il nonno di Giacomo, ma ne mangerò solo un pochino.
Vado vicino perché sono lenta, così faccio meno strada e non mi stanco. Striscio sulla terra e lascio la bava dietro di me. Chi mi vuole trovare deve seguire la bava di lumaca. Mi piace anche andare sui tronchi, sulla corteccia ruvida, perché mi attacco meglio. Una volta ho incontrato uno scoiattolo che stava mangiando una ghianda, l'ho salutato e gli ho detto: "Buona giornata!"
Io non vorrei incontrare un uccello, altrimenti mi becca e mi fa male. Ma io sto sempre molto attenta, giro le antenne e guardo con gli occhi che stanno sopra e, se vedo un pericolo, mi rifugio dentro al mio guscio. Nel mio guscio ci sto bene, sto tutta appallottolata e dopo sto al sicuro e sono tranquillo. E' come una casa resistente.
Una volta un bambino ha lanciato un sasso ed è andato proprio sul mio guscio. Ho sentito un gran colpo e un po' mi girava la testa e ho visto le stelle che mi giravano intorno. Ho preso una gran paura, il mio guscio è un po' crepato, ma io ero salva.
Io ho bisogno anche di bere; mi piace stare all'ombra e nei posti umidi, qualche volta sono andata al parco, ma lì c'è troppa confusione e allora vado nel mio posto preferito, nell'orto.
La mia lingua strappa l'erba e non faccio le linguacce, sono gentile. Mi piace giocare con le mie amiche chiocciole, mi metto sopra e ci salto su. Chiacchieriamo fra di noi, raccontiamo cosa abbiamo fatto, organizziamo le feste di compleanno e cantiamo le canzoni.