Massimiliano: così te le tieni nella testa.
Giacomo: quelle brutte le lasci.
Lorenzo: tipo un sogno brutto, come se un mostro ti uccide, quel sogno lo lasci andare, non te lo vuoi ricordare perché è bruttissimo, pauroso.
Le sensazioni belle
Rebecca: si vede che quella sensazione tu l'hai sentita e poi pensata per ricordarla, per non perderla.
Francesca: anch'io ho una bella sensazione quando penso a Zaza, che quando avevo 4 anni ero andata in Sardegna e c'era una cagnolina che si chiamava Zaza e io ci giocavo sempre. Le volevo molto bene.
Ins.: come funziona che guardare fa ricordare?
Lorenzo: guardare...ricordare...lei lo vede il cavallo con la pupilla che sta dentro all'occhio e lo mette dentro alla mente, mette dentro alla mente il ricordo.
Ins.: come è fatto un ricordo?
Giorgia: di immagini.
Lorenzo: vuol dire che se lo immagina.
Rebecca: perché le immagini vanno dentro alla testa, non al cervello. |
|
![](../../images/memoria/min/memoria013.jpg) |
|
“Il cervello è qua, è fatto di tante righette, tutte attaccate, stanno nella testa sopra e poi vanno giù nel collo. Un gatto fa odore: va lì perché non deve scappare l'odore, deve restare lì così poi te lo ricordi e quando lo ritorni a sentire vuol dire che lo riconosci il gatto”.
Matilde
|