Page 9 - Saluzzo - 4 annii
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Storie di cielo
dalle parole alle storie
A piccoli gruppi, i bambini inventano una storia utilizzando le parole dette precedentemente nella catena
di parole sul cielo.
Il bambino che inizia il racconto lo fa utilizzando la sua parola, il vicino continua il racconto utilizzando la
propria e cercando di collegarla all'episodio precedente, inventato dall’amico. Il tutto prosegue fino
all'ultimo bambino, che dovrà terminare la storia. Alla fine viene creata, così, una piccola fiaba collettiva.
Nel costruire una storia il carattere collettivo dell'invenzione non può che stimolarla: entrano in gioco e si
scontrano creativamente esperienze diverse, ricordi, punti di vista personali. Ancora una volta le identità
di ciascun bambino si influenzano a vicenda arricchendosi.
È inoltre una piccola palestra per capire che unendo diverse parole, personaggi e situazione è possibile
creare una storia.
DALILA (Uccello), ALICE (Nuvola), CECILIA (Arcobaleno), GIULIA (Alto)
DALILA: C’era una volta un uccello che si chiamava Brontolina, che andava con i suoi amici al bar a mangiare tutto
quello che volevano e poi un signore diceva: “Andatevene via! Non mangiate tutta la roba, che devono venire i
clienti! FUNZIONI ESECUTIVE allenate:
ALICE: Poi sono andati a volare in un altro bar e hanno mangiato sicuramente, senza farsi vedere, un gelato
gigantesco. E poi le altre persone si sono spaventate e sono andate in un altro ristorante. E gli uccelli sono andati in ✓ Memoria di lavoro
un altro bar, sopra ad una nuvola, che si chiamava “Bar Nuvola”.
✓ Inibizione
CECILIA: Poi vanno in uno stagno sulla nuvola e giocano con le zampette e giocavano con l’arcobaleno
ALICE: gonfiabile. ✓ Autoregolazione emotiva
CECILIA: Saltavano e c’erano pure le palline arcobaleno.
✓ Attenzione
GIULIA: Dopo andavano sopra ad una torre alta, poi sbattevano le zampe per giocare e facevano il gioco di chi fa
più rumore con le zampe. Vinceva l’uccellino Lilla e in premio aveva tanti cioccolatini per uccellini! ✓ Flessibilità cognitiva