Page 35 - Sei conversazioni filosofiche
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Nour – se un nonno non si ricorda quello che ha fatto quando era piccolo, l’ha persa
Martina – la memoria e l’immaginazione sono molto amiche perché loro lavorano insie-
me, cioè … per lavorare insieme intendo … come due scivoli … la memoria dà tutti i suoi
ricordi all’immaginazione (e fa il mimo dello scivolo) e fa diventare le cose … bene (chiare?)
dentro la tua testa …
Maestro – Martina, è molto interessante la tua immagine; se ho capito bene, tu immagini due
scivoli, uno della memoria e uno dell’immaginazione, che portano le cose alla stessa piscina,
cioè la testa, e collaborano, giusto?
Edo – ieri Paolo aveva chiesto di ricordarmi una cosa e io me la ricordo; dato che sono bam-
bino, però io delle volte mi scordo le cose, me lo sono ricordato …
Gur – secondo me la memoria è molto importante perché se la perdi potresti anche dimenti-
carti delle parole, che sei andato a scuola, e potresti pensare che sei nato già grande che sapevi
tutto!
Chiara – la memoria … alcune cose anche i bambini si possono dimenticare, ma non come
i vecchi che si dimenticano tante cose, i bambini si possono dimenticare se oggi è sabato o
domenica, se deve fare i compiti (!!!), se deve andare a scuola (!!!), queste cose succedono
Nour – questa cosa non succede solo agli adulti e ai vecchi … forse succede anche agli ani-
maletti, magari si dimenticano quello che hanno fatto
Maestro – Nour introduce la questione della memoria degli animali, dice che forse riguarda
anche loro; sai che si dice che gli elefanti hanno una grandissima memoria …; il nostro gatti-
no e il nostro cagnolino si ricordano di noi, giusto? Ci riconoscono, vero?
Regina – perdere la memoria può sembrare molto brutto, in un certo senso è bello ma in un
altro è brutto; in un senso bello è che non incontrerà (ricorderà?) mai le cose brutte del passa-
to, in senso brutto è che non ricorderà mai le cose belle; perdere la memoria può sembrare
anche di essere un pazzo …
Martina – io parlo con le cose che non si vedono, … l’immaginazione non si vede, ma la
memoria e l’immaginazione si possono vedere perché loro sono molto amiche, lavorano
insieme, io parlo con la memoria, con l’immaginazione, Dio, Babbo Natale, la Befana …
Maestro – dici: ci sono delle cose dentro la mia mente con le quali io posso dialogare; ho capi-
to bene?
Edo – la memoria ci è arrivata grazie a noi, ce l’hanno insegnata i nostri primi maestri; fai
finta che tu sei il mio primo maestro e mi hai detto qualcosa, io me lo sono ricordato e per
questo la memoria mi è venuta …
Maestro – tu dici che la memoria si può anche esercitare e se si esercita si rafforza, questo?
Edo – se tu mi dici una cosa importante, io me la posso ricordare
Maestro – quindi dici che dire le cose importanti aiuta a esercitare la memoria … perché la
memoria cosa fa con le cose importanti?
Edo – le memorizza!
Maestro – bene, grazie; anche questa è una scoperta molto interessante.
Gur – tu per non perdere mai la memoria ti puoi scrivere su un foglio ciò che ti è successo
nella vita e non lo dimenticherai mai, lo metti in un cassetto e quando lo vuoi ricordare, vai
ad aprire il cassetto e te lo ricordi
Maestro – questo è un metodo interessante. Dice Gur: la memoria può essere aiutata con dei
metodi, per esempio annotando le cose e i ricordi. A volte anche la mamma quando va a fare
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