Page 22 - Relazione Strapapera 2021-2022
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Tra  questi,  circa  1/3  è  costituita  da  famiglie  nuove,  che  non  avevano  mai  frequentato.  Tutti  i
            bambini si sono iscritti e hanno partecipato alle attività prenotando mensilmente. Diverse famiglie
            hanno  potuto  frequentare  per  più  mesi  consecutivi  e  questo  ha  consentito  di  creare  gruppi
            relativamente fissi, coi quali portare aventi anche percorsi duraturi.
                                                        Eccezion fatta per ottobre e gennaio, in tutti i mesi si
                                                        è  registrata  la  presenza  di  circa  un  centinaio  di
                                                        bambini  e  bambine  equamente  distribuiti  sia  per
                                                        genere che per età.
                                                        Il  senso  di  appartenenza  al  gruppo  si  è  sviluppato
                                                        fortemente e, nonostante la necessità di sospendere
                                                        la frequentazione per un po’, in virtù della necessaria
                                                        rotazione  dei  partecipanti,  le  famiglie  si  sono
                                                        regolarmente ripresentate. I 10 bambini di entrambi i
                                                        gruppi,  a  cui  in  primavera  si  sono  aggiunti  alcuni
                                                        bambini  profughi  dall’Ucraina  e  dall’Afghanistan,
            hanno fatto attività separatamente ma hanno trovato il modo di scambiarsi esperienze tramite
            messaggi, disegni, proposte di gioco a distanza. Così, abbiamo cercato di curare molto i rapporti
            con le famiglie, informandole quotidianamente e coinvolgendole, per quanto possibile, a distanza.
            I percorsi portati avanti e raccontati nei paragrafi precedenti (gioco espressivo, musica, scrittura
            braille, laboratori creativi, lavoro sulla pace, conversazioni, incontri con gli anziani, rapporto col
            territorio..), hanno coinvolto entrambi i gruppi anche se ognuno li ha vissuti in maniera autonoma.
            I gruppi infatti sono rimasti chiusi come “bolle” (bambini e operatori fissi) fino a fine anno.

                                           ATTIVITA’  E PERCORSI


            Soprattutto  nella  prima  parte  dell’anno  di  attività,  la  modalità  di  gioco  scelta  è  stata
            prevalentemente  quella  del  gioco  espressivo  e  del  gioco  simbolico.  Quindi  lo  spazio  scelto  per
            pensare, scambiarsi idee, creare situazioni da rappresentare attraverso scene o monologhi o balli
            o altro, è stato lo spazio del teatrino. Nonostante la quasi assenza di oggetti per vestirsi, sono nati
            personaggi  e  storie  e  soprattutto  sono  uscite  emozioni  e  interpretazioni.  I  libri  presenti  nello
            spazio teatro hanno sostenuto questo lavoro che, per settimane, i bambini e le bambine hanno
            portato avanti.  La presenza di un bambino ipovedente ha stimolato tutto il suo gruppo a trovare
            soluzioni, usando la voce, la musica, gli strumenti …

























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