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L'insegnante accompagna i bambini assegnando loro un credito di competenza: punto di partenza è quel sapere che già ogni bambino possiede, ciò che ha fatto e pensato. Presupposto fondamentale è la fiducia nelle sue potenzialità di poter sviluppare intuizioni, creare analogie e connessioni. Connettere i saperi di casa e quelli di scuola, ma anche i saperi propri con quelli degli altri. Motivare i bambini a scambiare le idee è aprire la mente in più direzioni, è educare a coordinare il proprio pensiero con quello degli altri in un contesto in cui ciascuno possa andare orgoglioso del suo pensare.
L'insegnante va a prendere il bambino là dove egli si trova, poi il suo compito è quello di aprirgli delle vie: la casualità nel procedere contiene molti rischi, occorre sapere dove andare. Avere chiaro i saperi in gioco per selezionare gli aspetti specifici da esplorare, e scegliere materiali e strategie con cui farlo.
“L'insegnante si pone come condizione e garante di una promessa. Infatti ciò che è meraviglioso di un bambino è la sua promessa, non la sua esecuzione; la sua promessa di mettere in atto, a certe condizioni, le proprie potenzialità”
Luigi Anolli 1
L'insegnante, condizione e garante di una promessa, una buona sintesi di quella che chiamo la responsabilità di essere accanto. |
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