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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2010
alle 18), mercoledì 28 in orario pomeridiano (dalle 15 alle 18) e giovedì 29 (dalle 10 alle
13 e dalle 15 alle 17), visitabile sia dalle classi interne alla scuola, sia dalle altre scuole di
Modena e dai singoli cittadini. La mostra era composta da: i pannelli illustrativi riportanti
immagini e pensieri scritti dalle partecipanti nel viaggio di ritorno sul treno, la visione di
tre diversi filmati, uno realizzato da due ragazze del Sigonio, un altro girato dai due
coordinatori dei gruppi del videodizionario ed il terzo che riportava il cortometraggio
sulla lettera “X” dell’ultimo volume del videodizionario. Era inoltre presente differente
materiale cartaceo: opuscoli, articoli di giornale, riviste ecc..
Le visite erano guidate da alcune delle alunne, che spiegavano ai visitatori alcuni
momenti dell’esperienza.
Mercoledì 11 Novembre è venuta a visitare la mostra l’Assessore all’Istruzione Adriana
Querzè, che ha apprezzato il lavoro svolto ed ha ribadito l’importanza dell’esperienza
“Un Treno per Auschwitz” (5° edizione).
Con questa mostra le ragazze e la Prof.ssa Soresina hanno voluto ricordare il viaggio per
trasmettere le emozioni provate e le conoscenze apprese.
Ho trovato dei milioni e voglio ridarli a chi li ha persi
14 gennaio 2010 - Società.
Oggi ho intervistato un uomo estremamente simpatico e nello stesso tempo pieno di
vita, nonostante l’età. Conosciamolo meglio!
Ci parli un po’ del suo lavoro… Come mai ha deciso di intraprendere questa attività? e
da quanti anni la esercita?
Innanzitutto c’è da dire che mia madre, 80 anni fa vendeva i biglietti della lotteria nella
Galleria Colonna a Roma e quando la ceramica dove lavoravo ha chiuso, ho deciso di
riprendere questa attività. Giro molto col mio banchettino a partire dalle 8 di mattina..
Durante il pomeriggio, invece, sono al centro di Modena, fino alle 7 di sera. Comunque,
penso di continuare a lavorare finché ho la forza e le energie.
Coloro che acquistano i biglietti, quali “caratteristiche” hanno?
La gente e’ svariata. Giocano di più i pensionati, perché hanno una stabilità economica e
tra gli uomini e donne sono proprio le donne che giocano di più. I giovani, giocano di
meno perché hanno meno soldi.
C’e una frase con cui lei definisce il significato della fortuna?
La fortuna è come una donna, va corteggiata con cura e pazienza.
Potrebbe raccontarci un fatto curioso che le è accaduto?
A Bologna, alla fiera Motor show, mi e’ capitato un fatto spiacevole, mi hanno rubato
dalla macchina 800 biglietti mentre stavo telefonando da una cabina telefonica. Ho
presentato le fatture dei biglietti, hanno annullato la validità e mi sono fatto rimborsare.
Si ritiene una persona fortunata?
No! Nel 1993 ho perso mia figlia. E’ morta di overdose da eroina in una corsia
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