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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2008



            Torna VdB


            18 novembre 2008
            Cari Lettori, dopo un lungo periodo di letargo,Voci dal Branco si rimpossessa finalmente
            del suo spazio mensile sulla Gazzetta, e a poco meno di un mese di distanza dagli eventi
            che hanno messo a soqquadro il mondo studentesco, riprende la parola per narrare le
            iniziative di protesta che si sono svolte a Modena nel mese di Ottobre, dal punto di vista
            di chi ha sentito nel decreto Gelmini una nota ostile nei confronti del proprio avvenire.
            Un argomento troppo spesso strumentalizzato dai media, che hanno visto nella
            nullafacenza dei giovani il movente di tutto.

            Voci dal Branco vuole proporsi ancora una volta come fonte imparziale e dare voce in
            capitolo a chi ne è direttamente coinvolto: gli studenti.
                                                                                             Elisa Frigieri








            La scuola italiana ha raggiunto la maggiore età?

            18 novembre 2008

            «Il primo movente che dovrebbe spingerci a studiare è il desiderio di accrescere
            l’eccellenza della nostra natura e di rendere un essere intelligente ancora più intelligente».
            Come disse Montesquieu, lo studio dovrebbe avere come scopo il miglioramento di se
            stessi e degli altri e non far passare come “riforma scolastica” un decreto da
            “Finanziaria” per ricavare danaro con tagli indiscriminati alle scuole.

            Molti ricorderanno quello che avvenne in Italia nel 1968 quando grandi movimenti
            studenteschi causarono disordini in tutta la penisola a causa di un mancato adeguamento
            dello Stato alla crescita del paese.
            In quel periodo i manifestanti, seppur con validi motivi, causarono eccessivi disordini
            che portarono anche alla risposta delle forze armate per contrastare le occupazioni delle
            scuole.
            Le manifestazioni recenti sono state appoggiate da molti, criticate da alcuni e da altri
            derise per la contenuta voglia di ribellione degli studenti italiani.
            C’è però da sottolineare il fatto che “le forme pacifiche e consapevoli” di manifestazione,
            pur non avendo causato diffuse risse o scontri tra milizie, hanno dimostrato a tutti che la
            scuola italiana non è composta da studenti “scansafatiche”, ma da cittadini consapevoli
            dei loro diritti e speranzosi di un futuro migliore.
            Le scuole modenesi, accantonati gli antichi pregiudizi e rivalità, non sono mai state così
            unite come in questi ultimi mesi contro un provvedimento che alcuni percepiscono
            come un rischio per l’integrità dell’istruzione come istituzione statale. A Modena, tutte le



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