Come nascono le idee
Nel confronto tra i bambini inizia a delinearsi il rapporto tra percezione e pensiero, il linguaggio aiuta a fornire interpretazioni e collegamenti tra cosa si pensa di sapere, cosa ci si immagina e cosa si sa.
Insegnante: nel gioco tocca indovina avete disegnato e parlato di oggetti che non si vedevano con gli occhi, ma si potevano sentire con le mani. Come avete fatto a dire quelle parole e disegnare quelle “tracce”? Chi vi ha “aiutato” a capire?
Sara: c'è il cervello che mi aiuta, lo so perché penso.
Mattia: il cervello pensa a tante cose “diverse".
Insegnante: ma quale idea avete di questo cervello che pensa?
Francesco G.: succede che mi vengono delle idee, le penso io e il cervello lo sa quello che penso, lo sa perché anche a lui vengono delle idee. Si accendono delle idee, e si spengono dopo che le ho pensate. |
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Luca Z.: uno sente con le mani e pensa, le mani toccano e il cervello pensa; le mani dicono al cervello che hanno sentito quella cosa e il cervello si fa venire l'idea.
Ilaria: pensa con la testa, io adesso non sto pensando, quando tocco il sacchetto penso.
Ishac: quando uno non pensa vuol dire che sta dormendo, quando invece pensa una cosa e la fa così come va fatta, vuol dire che l'ha pensata giusta.
Insegnante: il cervello ci aiuta a pensare le cose, ma noi lo aiutiamo a pensare delle cose, quando giochiamo con i sacchetti lui pensa, ma noi lo aiutiamo a pensare?
Riccardo: le idee mi aiutano a pensare, le idee, quando pensi, dopo loro ritornano tutte nel cervello, prima erano andate in giro, erano andate nelle mani per far venire un' idea del sacchetto.
Andrea: le idee spuntano fuori quando sto pensando e allora le vedo perché sono nel mio cervello. E' bello quando spuntano perché ho l'idea di giocare per esempio e allora faccio quel gioco che mi piace e che avevo nell'idea.
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