Nei loro modelli di memoria, le percezioni che hanno origine da organi sensoriali diversi trovano nel corpo le strade che le portano fino al cervello, dove si ricompongono a formare una unica immagine, un ricordo coerente "ti ricordi perché uno pensa pensa pensa perché vede una cosa" "se tu senti il suono che fa il cavallo ih, ih, ih viene in mente il cavallo" "forse ti ricordi perché l'hai toccato con le mani, hai sentito l'odore del cavallo e senti anche la paura di cadere".
Le rappresentazioni testimoniano la vivace attività che coinvolge il corpo e la mente mentre i percorsi delle sensazioni che finalmente si riuniscono nel luogo in cui si costruisce il ricordo mostrano quanto sia importante la capacità di immaginare anche ciò che gli occhi non possono vedere "Matilde vede con gli occhi il cavallo, è felice. A lei gli va dentro l'immagine del cavallo e va in un buco del cervello. Da quel buco lì sente che sta bene, la sensazione bella va dentro un altro buco del cervello e poi va giù che fa ridere la bocca e va nel cuore. Dal cuore va tutto dentro a un altro buco del cervello dove diventa ricordo".