Giocare con l'acqua è una delle esperienze più consuete e accattivanti per i bambini: passare tempo nel bagno, spruzzarsi, fare scorrere lungamente le mani sotto il rubinetto, cercare di afferrare l'acqua, saltare nelle pozzanghere, guardare la pioggia che cade e le gocce che si appoggiano sui vetri catturano l'attenzione dei bambini e li inducono a fare domande.
Che dire poi delle innumerevoli occasioni in cui l'acqua, in diverse situazioni interagisce con altri materiali o con diverse condizioni climatiche: essa "si colora se unita a gocce di colore", "fa sparire lo zucchero", dicono i bambini, "fa le bollicine agitate" "le bollicine si trasformano in pezzettini di fumo quando l'acqua bolle bolle..."
L'occasione di questa esperienza nasce da un pupazzo di neve costruito nel giardino. Col passare dei giorni il pupazzo perde pezzi e inizia una riflessione che continua per lungo tempo su cosa è successo al pupazzo di neve e in seguito su altri cambiamenti che l'acqua subisce, come il vapore che si forma nella doccia con l'acqua bollente o i cubetti di ghiaccio nel frigorifero.
L'acqua sfugge molto spesso, ma facendo gli spruzzi, lasciando cadere con il contagocce sul tavolo gocce d'acqua si può vedere che l'acqua si divide o anche si riunisce muovendo le gocce o spingendole e si compongono gocce più grosse.