Page 51 - Le tasche piene di sassi
P. 51
L'obiettivo era apparentemente semplice: vivere appieno l'oudoor,
essere in continuità col giardino, eliminare le barriere, aprire tutte
le porte della struttura per lasciare libero il bambino di muoversi
liberamente, perché tutto per lui è scoperta col corpo. Non
confinare "il motorio" in una sala, chiusa, perché vero controsenso
in termini. I bambini non hanno bisogno di una "palestra", perché
per loro la palestra è ovunque e questo doveva essere un
messaggio chiaro per gli adulti. Alcuni elementi motori sono stati
posizionati in salone, ma senza pensarvi dei momenti appositi di
esplorazione.
La vera complessità è stata liberare i genitori dalla paura dello
spazio aperto, soprattutto del giardino in estate con le zanzare, in
inverno con il freddo, delle passeggiate in Quartiere coi bambini
a piedi e non nei passeggini.
La strategia è stata quella del rapporto di fiducia: Fidati di me, non
succederà nulla di male, tutti noi abbiamo saltato nelle pozzanghere.
Fidati di lui (del bambino) perché conosce i suoi limiti e ha
bisogno di te per conoscere i suoi potenziali, per diventare
coraggioso.