Page 169 - La nostalgia della speranza
P. 169
groppa all'orso polare e al leone e ritornarono indietro per
interrogare il maestro. Volevano sapere chi fosse realmente
e quando rispose che in realtà era un distruttore Ulisse gli
chiese: ” Perché ci hai messo una telecamera sul cappello?
Stai attento perché se non dici la verità ti brucerò vivo”. Il di-
struttore rispose con un ghigno sinistro: ”Io sono uno sca-
gnozzo del Coronavirus e vi ucciderò tutti”. A quel punto
Matteo congelò il distruttore e disse: ”Nella scuola non c’è
posto per i cattivi come lui”.
Alla ricerca del Covid-19
Dopo una settimana gli amici erano ancora in viaggio e non
riuscivano a trovare il Covid19.
Matteo si stava per arrendere, quando a Ulisse venne il dub-
bio che potesse trovarsi nel mondo degli umani, così prese
fuori il suo telefono e chiamò un vecchio amico con il potere
del teletrasporto.
Ben presto li raggiunse e li condusse nel mondo dei morta-
li. Appena arrivarono, Ulisse vide un locale di nome MC. Lì
comprò: panini, patatine, coca-cola, crocchette, mentre gli
altri cercavano il Covid-19. Elisa, arrabbiata con Ulisse che si
era defilato, gli bagnò tutto il cibo con il suo potere e si bev-
ve la coca-cola di gran gusto.
Gaia intanto si era accorta che nel parcheggio c’era una
tenda e incuriosita decise di entrarci, ma essendo anche un
po' impaurita cercò l'aiuto dei suoi amici. Insieme entraro-
no. All'interno era tutto buio, spoglio e polveroso, c'era solo
un tavolo con sopra una pergamena. Gli amici iniziarono a
leggere. La pergamena raccontava di un antico antidoto per
guarire il Covid che, secondo una vecchia leggenda, era già
esistito 5000 anni fa sul pianeta terra e che un giorno avreb-
be colpito altri mondi. Nella pergamena era disegnata anche
la mappa per trovarlo. Gaia esclamò: ”Allora il Covid si può
sconfiggere, che sollievo!”
167

