Page 162 - La nostalgia della speranza
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capelli biondi, occhi marroni, alto 1,80 m.
            Gli era stata assegnata una camera insieme a Martina che,
            purtroppo, prediligeva il colore blu ma Francesco, ben pre-
            sto,  aveva personalizzato la sua parte attaccando alle pareti
            manifesti dei suoi cantanti preferiti...
            I due ragazzi impararono ben presto ad andare d’accordo.



























            Entrambi il primo giorno di lezione si trovarono davanti la
            professoressa  di  musica che  comunicò  a  tutti gli  studenti
            che  era scoppiata una grande pandemia.
            Uno sconosciuto e terribile virus, il Coronavirus, si stava dif-
            fondendo alla velocità della luce senza risparmiare nessuno.
            Ci fu un momento di silenzio, tutti rimasero senza parole e
            increduli, poi iniziò un gran vociare concitato, avevano pau-
            ra e non sapevano cosa fare.
            L’insegnante ebbe subito premura di tranquillizzare i suoi ra-
            gazzi dicendo che intanto sarebbe stato sufficiente munirsi
            di mascherine, guanti e gel.
            La stessa università ne avrebbe messi a disposizione.
            La preoccupazione di Francesco lo portò subito con il pen-
            siero alla sua famiglia. Pensava che l’ avessero già saputo e
            iniziò a preoccuparsi; loro in realtà non lo sapevano ancora.



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