Page 8 - Il mio cento e lode
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inquanta righe per raccontare un successo personale: poche
Criflessioni per narrare un 100 e lode guadagnato al termine
della scuola secondaria di secondo grado.
Le abbiamo chieste agli “studenti eccellenti” del Comune di Mo-
dena che hanno centrato questo obiettivo nell’anno scolastico
011/ 01 dopo sedici anni trascorsi nelle aule scolastiche su
diciannove anni di vita.
Sono più ragazze che ragazzi, a conferma del dato che, nei risul-
tati scolastici, la differenza di genere si fa sentire. Provengono
dai Licei “Muratori”, “ San Carlo”, e “Sacro Cuore” e dai tecnici
“Fermi” e “Selmi”.
Riflettono sul loro futuro, consapevoli di vivere in un periodo
con scarse prospettive occupazionali, soprattutto per i giovani.
Ci dicono però di aver scelto il percorso universitario per inse-
guire interessi e passioni, per rincorrere i sogni.
A dispetto della “cattiva stampa” che affligge la scuola e dei suoi
reali problemi, ci parlano di scuole che hanno saputo dare tanto
e, soprattutto, di insegnanti che appaiono determinanti non solo
per il successo scolastico, quanto per la capacità di motivare, co-
struire curiosità intellettuale, “amore per il sapere”, passione per
lo studio e per il mondo e il tempo nel quale ci è toccata l’avven-
tura di vivere.
Ragazzi e ragazze ci parlano poi di una scuola che è anche incu-
batore di relazioni, di amicizie vere, di confronto e dialogo… di
quell’insieme di elementi che, a dirla con le finalità dei curricoli
scolastici, si chiamano convivenza civile e pratica di cittadinanza.
E poi la famiglia, porto sicuro in cui trovare non tanto la spinta
esasperata alle alte prestazioni, quanto piuttosto l’abbraccio cal-
do a vivere gli impegni responsabilmente e con serenità.