LA BELLEZZA DELLE CONCHIGLIE
nella sabbia e sugli scogli
8. è difficile muoversi nell'acqua
 
Introduzione
 
Luci e ombre
Vivere nella terra
Per fare un orto
Miscele e sapori
Dentro una goccia d'acqua
La bellezza delle conchiglie
Pensieri profondi
La memoria
 
 
Bibliografia
Credits
 

Assessorato all'Istruzione, Politiche per l'Infanzia e l'Adolescenza, Rapporti con l'Università
Ins.: perché bisogna darsi una spinta?
Elena:
perché se stai ferma, non ti muovi.
Ins.:
se ti spingi riesci a muoverti in acqua e all'acqua che succede?
Riccardo:
si muove perché più noi ci muoviamo, più l'acqua si muove.
Alice:
perché l'acqua non è mica dura, è molla, si sposta l'acqua se tu ti muovi.
Ins.: e i tuffi? Come si fanno i tuffi?
Gianmarco:
io mi trasformo a palla quando faccio dei tuffi.
Federico:
lo sai da dove mi tuffo io? lo sai come fa mio padre? mio padre mi prende sulle spalle e poi mi butta giù.
Carla:
io quando vado in piscina che c'è l'acqua molto molto alta, mi tuffo e per tuffarmi faccio la pallina e poi mi rivolto, mia madre si preoccupa, ma poi io metto la testa su e la mamma dice “per fortuna”.
Matteo:
io mi tappo il naso, quando mi tuffo perché ho paura che mi viene l'acqua dentro.
Lorenzo: io quando vado al mare che mi tuffo non mi chiudo il naso, lo lascio libero, però non respiro.
 
 

“Sono sopra le spalle del papà, poi lui mi dà una spinta, poi vado dritto nel cielo e mi tuffo giù di testa e arrivo qui dentro l'acqua e schizzo, poi vado sotto dalla mamma e vengo su dalla mamma e mi tiene, perché vado dove ci sono tanti metri d'acqua, tipo quasi alto come la scuola, poi ritorno indietro dal papà poi vado a prendere la ghiaia, la prendo e ritorno su in piedi, poi ricomincio”.

Federico

MEMO - Multicentro Educativo Modena Sergio Neri
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