Page 35 - So-stare in natura
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Gli effetti della pandemia ci hanno condotte a riconsiderare le esperienze di vita
all’aperto. Nella salvaguardia della salute di tutti, l’obiettivo primario è stato quello di
vivere la quotidianità del nido all’aperto con frequenza e costanza.
A sostegno di questo bisogno è stato necessario riprogettare lo spazio esterno per poter
vivere all’aperto anche i momenti di routine che generalmente si svolgevano
all’interno del nido. Questo percorso è stato sostenuto dalla progettazione intenzionale
di angoli suggestivi e significativi dislocati nel giardino del nido; angoli che, oltre a
rispondere a bisogni logistici, hanno offerto soprattutto occasioni di immersione
autentica in natura, una natura che insegna, nascosta e quasi invisibile che solo un
occhio meravigliato e attento è in grado di cogliere.
L’angolo dello scavo dove far fatica, ammucchiare e scoprire che nella terra c’è vita
(cimici rosse, lombrichi, ecc.); l’angolo dei tronchi dove raccontarsi e fantasticare;
l’angolo del pranzo dove poter condividere le scoperte e le emozioni della giornata;
l’angolo dell’esploratore dove conservare e collezionare le raccolte naturali; gli angoli
dell’arrampicata, dei salti e dei giochi di equilibrio per mettersi alla prova e calcolare i
rischi; l’angolo delle piante e gli angoli-tana degli insetti e degli uccellini per conoscere
e indagare la vita di un mondo intelligente di cui avere rispetto e prendersi cura.
In legame a tutto ciò, abbiamo offerto strumenti di vario genere (lenti di
ingrandimento, monocoli e binocoli, palette, sacchetti trasparenti per raccogliere,
pennelli e colori) volti a ricercare, affinare lo sguardo, l’attenzione e l’ascolto, per dare
importanza ai dettagli, conoscerli, capire come sono fatti, descriverli e dare loro il
giusto nome.
A tal fine possiamo affermare che, quest’anno così speciale di vita all’aperto ha
favorito la crescita di piccoli esploratori colti.
Vivere il giardino del nido nella quotidianità, li ha condotti a superare limiti e paure,
come ad esempio la paura di sporcarsi e di bagnarsi.
Le esperienze offerte li ha resi inoltre più autonomi e sicuri nei movimenti; abili nel
nominare e descrivere; capaci di organizzare giochi cooperativi; ma soprattutto empatici
e sensibili verso il mondo che ci circonda.
Ci auguriamo che questo percorso di sensibilizzazione abbia seminato nei bambini
l’amore verso la natura per una futura crescita armoniosa e responsabile.