Page 21 - La palestra senza muri
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GRETA: ho corso in un prato con i fiori, si correva bene
perché c’era caldo, mi sono seduta sul prato, mi sentivo
sporca perché mi sono sporcata il culetto con l’erba.
Non era la palestra, non c’era i muri, c’era il cielo,
era più grande.
Non c’erano i giochi, ho giocato con le montagne, con
l’erba, con gli alberi; dicevo sempre gli alberi (albero…
albero… albero…) e li toccavo. Erano tutti in fila nel
sentiero.
Se facevo finta di essere uno scoiattolo, saltavo. Ho
camminato sul bastone lungo, mi sembrava di essere
sulla strada e anche il sentiero di mattoni mi sembrava
una strada. Ci ho saltato come un cavallo ma non bene,
perché i cavalli non saltano così e pestavo le righe.