Page 31 - Presentazione standard di PowerPoint
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DIFFICOLTÀ  RISCONTRATE

     Quando ho guardato il portfolio di ciascun bambino per documentare il percorso fatto, mi

          sono trovata in difficoltà perché spesso conteneva tanti materiali, ma mancava di un filo

          logico che li collegasse tra loro, a differenza di quello che accade nella normale pratica
          didattica in cui le attività sono collegate  e seguono un principio di consequenzialità.

      Poi mi sono resa conto che forse un filo logico  c’era, ma era quello scelto da ciascun

          bambino che difficilmente poteva coincidere con il mio e che era giusto che facessi un
          passo indietro lasciandoli  procedere liberamente, guidati dai propri interessi.

     In fondo ciò che dava significato al loro lavoro non erano le conoscenze o i contenuti

          acquisiti, ma l’appropriarsi di un metodo di ricerca, sperimentare il piacere che deriva dalla

          conoscenza.
     Competenze che  li avrebbero accompagnati dando loro gli strumenti necessari per vivere con

          serenità, interesse, curiosità, voglia di approfondire il loro proprio percorso scolastico.

     Inoltre questo modo di procedere permette di individualizzare il percorso di apprendimento,
          perché ogni bambino sviluppa il proprio argomento partendo dalle proprie attitudini, in

          base alle proprie capacità e al proprio livello di sviluppo, nel rispetto dei tempi di ciascuno,

          senza dover sottostare ai ritmi della classe o dei programmi.
     Questo e la collaborazione delle mie colleghe ha permesso di inserire pienamente nell’attività

          anche i ragazzini con più difficoltà, perché ciascuno ha lavorato in base alle proprie

          capacità. Anzi erano proprio quest’ultimi che aspettavano con ansia questo appuntamento,
          perché sentivano di avere le stesse possibilità di successo dei compagni.
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