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Il Comune di Modena, fin dai primi anni '80 ha predispo-
sto diversi lotti di terreno destinati ad orti per favorire e
facilitare momenti di socializzazione, attività, incontro e
solidarietà tra le persone ultracinquantacinquenni in par-
ticolare alla conclusione dell'esperienza lavorativa.
La coltivazione di un orto comporta lo scegliere le se-
menti, vedere crescere le piantine ogni giorno, curare la
crescita di qualcosa di vivo ed è per ciò stimolante e
coinvolgente. L’orto poi, oltre che costituire un modo di
avvicinarsi alla natura, di vivere all’aria aperta e di fare
attività hmotoria, hè hoccasione hdi hincontro he hrelazione.
Molti ortolani vanno nell’orto quasi tutti i giorni, ciò li fa
incontrare e confrontare con altri amici e colleghi, per-
mette lo scambio di attrezzi e nozioni sulle coltivazioni.
In molte aree ortive vengono svolte iniziative organizza-
te dai Comitati di gestione, quali attività ricreative e fe-
ste hche hcoinvolgono hnon hsolo hgli hortolani hma htutto il
quartiere dove gli orti sono collocati. La vicinanza con
aggregazioni sociali (Associazioni Comitati Anziani, Scuo-
le, Parrocchie ed altre), favorisce forme di aggregazione
più avanzate, sia per meglio organizzare la vita sociale
degli ortolani ma anche per promuovere lavoro volonta-
rio verso altre categorie sociali.
Attualmente le aree ortive sono nove, dislocate nelle di-
verse zone della città per complessivi 1087 orti in appez-
zamenti tra i 25 ed i 50 mq.
Per promuovere e sviluppare il rapporto tra le diverse
generazioni, oltre la dimensione parentale, l'amministra-
zione promuove dei percorsi didattici aperti alle scuole,
mettendo in rilievo il ruolo dell’anziano, intendendo per
anziano la persona che ha già percorso quella parte della
vita caratterizzata dall’attività lavorativa e che, recupe-
rando il ruolo di depositario di conoscenza ed esperien-
za, trasmette il suo bagaglio di conoscenze alle giovani
generazioni.