Ogni testo è composto di pieni e di vuoti: cose dette, altre solo suggerite, altre da inferire e altre ancora lasciate davvero alle sensazioni personali di ognuno. È questo che permette un rapporto personale col testo ed è su questo aspetto che occorre investire già dalla prima infanzia.
Con il procedere della lettura si comincia a delineare il racconto come un viaggio che continuamente si sposta "dentro e fuori" la storia stessa: cosa accade nel racconto; cosa fanno o pensano i personaggi implicati; cosa accade fuori dal racconto in quello che potremmo definire "lo spazio della mente", cioè la miriade di associazioni, ricordi personali o collettivi, l'immaginario che prende il via da ogni piccola sfumatura, in un intreccio infinito di parole e suggestioni, le une dentro alle altre.
Ancora da sottolineare, in questo tipo di lettura, il contrasto interessante che si genera tra la "linearità del racconto" e la "confusione positiva" che via via si va facendo grazie a tutti gli agganci tra e con le parole.
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