LA BIBLIOTECA DELLA SCUOLA
di Daniela Guerzoni
Vorrei sottolineare ancora una volta l’importanza del contesto, nel nostro caso dello Spazio Lettura, presente in ogni scuola.
Come ogni spazio, sia esso funzionale o spazio per le attività specifiche, deve rispondere a requisiti ben precisi. Infatti sono questi gli ambienti dove maggiormente si esplicano le operazioni dei bambini che permettono di apprendere a fare e a pensare.
Questi spazi attrezzati devono essere pensati con estrema intenzionalità didattica, poiché devono consentire un uso finalizzato che eviti casualità e dispersione, così come favorire la ricerca, sia da parte del bambino che dell’adulto: processi, problemi, soluzioni.
Negli spazi deve trovar posto anche l’accumulo delle esperienze e dei prodotti in essi realizzati: tutto ciò che viene fatto, costruito, pensato o comunicato ai gruppetti di amici che qui si incontrano. Nello Spazio Lettura, in particolare, sarà utile documentare (con l’osservazione attenta dell’insegnante, ma anche con l’utilizzo di cineprese o registratori) i bambini mentre leggono, parlano, raccontano e discutono.
L’attenzione all’aspetto estetico è un altro elemento cui dare importanza: colori armoniosi, pareti decorate coi prodotti dei bambini o immagini tratte dal mondo dell’arte, arredi essenziali e funzionali.
Se vogliamo entrare nel merito dello Spazio Lettura occorre declinare meglio i criteri sopra elencati.
Come allestire lo Spazio Lettura:
- arredi funzionali alle diverse modalità di lettura che si vogliono attivare: solitaria, a coppia, di piccolo gruppo, di grande gruppo, ma anche alla libertà di leggere come a ciascuno piace: seduto al tavolo, sdraiato su morbidi cuscini, in poltrona
- atmosfere suggestive: immagini, ombre, acetati colorati, lampade soffuse
- immagini, disegni, pitture dei bambini alle pareti
I materiali dello Spazio Lettura
- varietà editoriale, la più ricca, in relazione ai libri oggi in commercio: libri ad immagini, senza immagini, a capitoli, pop up, a puzzle, con accompagnamento musicale, con voce narrante, etc.
- varietà testuale: libri, vocabolari, riviste, quotidiani, ricettari, elenchi telefonici, ricette mediche e quant’altro attenga al codice scritto
- diversi registri linguistici: libri, poesie, filastrocche, articoli…
E ancora:
- burattini rappresentanti i diversi personaggi incontrati (anche semplicemente fotocopie ritagliate e successivamente cartonate e plastificate), oppure ombre, ombre colorate; burattini da dito (potrebbe essere interessante un grande pannello con tasche trasparenti come contenitore); le Scatole delle storie (vedi in Approfondimenti ) contenenti accessori per la drammatizzazione
- immagini relative all’utilizzo che i bambini fanno dei testi e dello spazio: conversazioni trascritte (o almeno alcune frasi significative opportunamente ingrandite); fotocopie delle copertine dei libri che via via si leggono; fotografie dei bambini durante la lettura, durante la drammatizzazione delle storie, mentre utilizzano ombre e burattini
- presenza forte della Lingua scritta: i titoli dei libri letti, i nomi dei personaggi, le recensioni che i bambini potrebbero eventualmente imparare a fare, man mano si procede con la lettura
Cosa e come osservare:
- videoregistrazioni dei bambini che si improvvisano lettori: leggono a voce alta a se stessi, agli amici… libri noti e non
- riprese di bambini che leggono col dito, cioè intuendo i possibili significati dello scritto a partire dal contesto: titoli, etichette, istruzioni, ricette
- annotazioni degli insegnanti relative a come i bambini vanno scoprendo lo spazio e ciò che contiene: diversi registri linguistici, varietà di testi, modalità di scrittura diverse tra loro. Ci si potrebbe chiedere ad esempio: la pagina di un libro o di una filastrocca danno sollecitazioni diverse? Il linguaggio che i bambini utilizzano si modifica in relazione alle richieste? Al numero dei compagni? Alle proposte dell’insegnante? Come e quanto cambia il linguaggio utilizzato durante la lettura, la drammatizzazione, un racconto quotidiano, una discussione?
Come utilizzare lo spazio:
- promuovere quotidianamente attività di lettura e di narrazione con e senza l’insegnante
- proiettare in grande pagine diverse: poesie, racconti (con e senza immagini), ricette e altro per giocare a leggerle coi bambini
- invitare a scuola per leggere e raccontare nonni e genitori, anche in lingua straniera o nei diversi dialetti regionali con una duplice modalità:
- una stessa storia ripetuta in tante lingue diverse
- per ogni lingua una storia: la preferita del bambino in famiglia, ad esempio.